Volete conoscere tutto quello che c'è da sapere sul matrimonio del Principe William del Galles con Catherine Middleton?
William, Catherine... and the Italian Observer è il blog che fa per voi!!!
In questa pagina troverete tutte le più succulente curiosità relative all'argomento provenienti dal Regno Unito, tradotte, spiegate e commentate per voi nell'italico idioma!

venerdì 25 febbraio 2011

Addio al celibato: ecco il piano ufficiale


Sono stati rivelati dettagli sulla festa di addio al celibato organizzata per il Principe William dal fratello Harry. O perlomeno quelli ufficiali. Su esplicita richiesta di William niente spogliarelli, spettacoli burlesque o lap dance. E ovviamente niente bunga-bunga. Lo scapolo più blasonato del Regno Unito, in compagnia dell’altrettanto blasonato fratello e di una ventina di amici, celebrerà infatti l’addio al suo celibato fra le onde. In programma due giorni all’insegna dell’adrenalina, con scooter acquatici e sci nautico sulle coste meridionali della Gran Bretagna. I festeggiamenti si concluderanno con una mini crociera che toccherà diversi pub dotati di molo privato.

Si stima che i festeggiamenti costeranno in tutto 2.500 sterline.
Come tradizione vuole, saranno gli amici del futuro sposo a pagare il conto?


E tuo marito? Come ha festeggiato il suo addio al celibato?
O meglio: quale edulcorata versione ufficiale ti è stata riportata?

Raccontalo all’Atelier delle Amiche!




mercoledì 23 febbraio 2011

William e Kate uniti nell'arte di Zoobs


Formula di successo non si cambia. E così l’artista britannico Zoobs, dopo aver venduto per 20.000 sterline il suo ritratto di Kate Middleton in soli venti minuti, ha realizzato una nuova opera, in pendant con la precedente: un ritratto del Principe William intitolato “King of the Pop”.
Se il primo dipinto rimandava al celebre singolo dei Sex Pistols, la seconda metà del dittico regale allude – già nel suo titolo, e nella sigla ‘K.o.P.’ che campeggia sulla visiera del cappello del Principe – a Michael Jakson.  
Action Painting e dripping nello stile di Jackson Pollock, per un risultato pseudoiconoclasta che si avvicina forse più allo stile di Mimmo Rotella
Come il ritratto di Kate “God Save the Future Queen”, anche l’opera dedicata al Principe William è stata venduta per 20.000 sterline dalla galleria d’arte londinese Opera.

Jean-David Malat, direttore della Opera Gallery in posa fra le opere di Zoobs “God Save The Future Queen” e “King of Pop”.

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martedì 22 febbraio 2011

Ecco l'invito alla nozze del Principe William


Per i più curiosi ecco l’agognato invito di nozze, inviato via posta (e rigorosamente affrancato a mano!) alle 1900 selezionatissime persone che venerdì 29 aprile prenderanno parte alla cerimonia di nozze del Principe William.
Semplice, minimale, senza eccessi nella grafica.
Come intestazione la sigla reale in oro “E II R” ("Elisabetta Seconda Regina" – laddove ‘Regina’ è, per chi se lo chiedesse, termine latino), sormontata dalla corona di Sant’Edoardo. Sotto le iniziali della Sovrana è indicato il mittente: formalmente l’invito arriva dal Lord Ciambellano, su ordine della Regina.
Il nome dello sposo è espresso nella sua forma breve “Principe William del Galles”, in luogo della titolatura completa che sarebbe stata “Prince William Arthur Philip Louis of Wales”. Lo status di Altezza Reale è indicato per esteso: "His Royal Highness"  in luogo della comune forma abbreviata “H.R.H.”. Compare invece nella forma della sigla “K.G.” il rango di Cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera (Knight [of the] Garter).

Oltre a dare comunicazione del luogo e dell’ora della cerimonia, l’invito specifica anche il dress-code per assistere all’evento: uniforme, tight (che gli inglesi chiamano “morning coat”) o completo scuro. Come tradizione vuole non si fa menzione del tipo di abito da indossare per le signore, che declinano al femminile le richieste fatte agli uomini.

Come sottolinea Marina Minelli nel suo blog “Altezza Reale”:

“Oltre ad una cinquantina fra Windsor ed affini, si siederanno all’interno della cattedrale di Westminster circa quaranta rappresentanti delle famiglie reali straniere e delle case ex regnanti. A questi si aggiungeranno 200 membri del Parlamento e del corpo diplomatico, 60 capi di stato stranieri, 30 alti ufficiali dell’esercito britannico e 80 persone che fanno parte delle associazioni patrocinate un tempo da lady Diana. Un migliaio gli invitati delle due famiglie e gli amici della coppia.”

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E le vostre partecipazioni di nozze? Com'erano o come saranno?
Raccontatelo all'Atelier delle Amiche

lunedì 21 febbraio 2011

Bucking-gnome Palace: Nani da Giardino per William e Kate



La moda dei nani da giardino rappresenta oggi la quintessenza del kitsch. Talmente kitsch da diventare in. Basti pensare ai nani di Philippe Starck, a quelli di Love Therapy e  a quelli del marchio italiano Seletti.
La produzione di queste buffe statue decorative è attestata, per la prima volta, nella Germania del XVIII secolo, quando Philip Griebel, produttore di animali in terracotta per la decorazione di aiuole e giardini, iniziò a realizzare anche statuette in forma di gnomi, ispirandosi alle leggende locali sugli abitatori dei boschi.  Rapidamente la moda dei nani da giardino prese a diffondersi non solo in tutta la Germania, ma anche in Francia e in Inghilterra, ovvero laddove la cura del giardino rappresentava un vero e proprio status symbol.

I primi nani a raggiungere la Gran Bretagna furono ventuno statuette acquistate in Germania da Sir Charles Isham nel 1847. Di questi ‘pioneri’, destinati a decorare il giardino di Lamport Hall (Northamptonshire), solo una statuetta sopravvive ancora oggi. Si chiama Lampy, si trova ancora a Lamport Hall ed è assicurata per un milione di sterline

Dal parco di Lamport Hall la moda dei nani dilagò in tutto il Regno Unito, dando vita a numerose case di produzione. Ad esempio uno dei più importanti produttori di nani da giardino è stato Tom Major-Ball , il padre dell’ex primo ministro britannico John Major.  
Uno dei principali produttori di nani da giardino nel Regno Unito è il marchio B&Q, che dopo aver venduto oltre 7000 copie dello “Gnomo Calciatore” durante gli ultimi mondiali di calcio, non si è lasciato scappare l’occasione del matrimonio del Principe William.  Ecco quindi una coppia di nani realizzati per le nozze di William e Kate. Il prodotto è chiamato Bucking-gnome Palace, e presenta una coppia di nani in abiti nuziali, con tanto di cappello nei colori della bandiera britannica.

Resta ora da vedere quale sarà la reazione del Fronte di Liberazione dei Nani da Giardino
Dovranno i paladini dei nanetti rischiare di essere accusati, oltre che di furto, anche di affronto alla corona?


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sabato 19 febbraio 2011

Sulla medaglia celebrativa del matrimonio di William e Kate



La zecca di Birmingham – la più antica zecca indipendente al mondo ancora funzionante, attiva dal 1704 – ha emesso in questi giorni uno speciale conio commemorativo, per celebrare le imminenti nozze del Principe William con Catherine (Kate) Middleton. Tale conio presenta interessanti differenze rispetto alla moneta battuta dalla Zecca Reale (Royal Mint) in occasione del fidanzamento del principe.
Innanzitutto va precisato che l’emissione della zecca di Birmingham, essendo a tutti gli effetti una medaglia e non una moneta, non ha alcun valore nominale, a differenza del conio ufficiale, a cui è attribuito un valore pari a cinque sterline (si noti però che il valore nominale non corrisponde al prezzo di vendita al pubblico).
Se l’aspetto dei ritratti presenti sulla moneta ufficiale non ha suscitato particolare simpatia negli abitanti del Regno Unito, questo nuovo conio mostra effigi più compiacenti. Anzi, nel caso del ritratto del Principe William addirittura adulatorie: l’aspetto del futuro sposo appare infatti non quello attuale, ma piuttosto quello di qualche anno fa, quando la sua bionda chioma si mostrava folta e rigogliosa (a differenza di adesso).
Il recto della medaglia celebrativa mostra le iniziali di William e Catherine. Anche qui, come nel caso dei memorabilia ufficiali del matrimonio, la lettera ‘C’ è stata sovrapposta e non affiancata alla ‘W’ per evitare la poco elegante sigla ‘WC’. Le iniziali campeggiano sullo sfondo di un rosone gotico (fedele rappresentazione di quello di Westminster) attorniate dalla dicitura “The Royal Wedding Westminster Abbey April 29th  2011”.

Le iniziali 'W' e 'C' sul verso della medaglia

Il rosone di Westminster Abbey



Ma sono le iscrizioni attorno ai ritratti a presentare la differenza più curiosa. Confrontiamole:

emissione di Birmingham
CELEBRATING THE WEDDING OF HRH PRINCE WILLIAM & CATHERINE MIDDLETON

emissione della Royal Mint
CELEBRATING THE ENGAGEMENT OF WILLIAM AND CATHERINE
La prima differenza sta nell’occasione commemorata: il fidanzamento, nel caso della moneta e il matrimonio per la medaglia.
È poi estremamente singolare e curioso il fatto che le titolature ufficiali di William, HRH (His Royal Highness, ovvero ‘sua altezza reale’) e Prince (Principe), non compaiano nel conio della Royal Mint, che si vorrebbe più ufficiale rispetto a quello di Birmingham.
Il motivo sta nel fatto che in realtà la moneta celebrativa realizzata per il fidanzamento di William e Kate è emessa nella valuta di Alderny, una delle Isole del Canale. Tali isole non fanno parte del Regno Unito, ma sono alle dipendenze della Regina Elisabetta II nella sua accezione di Duca di Normandia (titolo nobiliare sempre espresso al maschile). Il titoli “altezza reale” e “principe” non hanno quindi ragione di esistere, laddove l’autorità che regge il paese battente moneta è ducale e non regale.

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Le medaglie nuziali di William e Kate possono essere
acquistate sul sito della Zecca di Birmingham

martedì 15 febbraio 2011

"Niente sesso, siamo (principi) Inglesi". Ovvero dell'addio al celibato del Principe William



Come vorrebbe tradizione, al Principe Harry, neonominato testimone di nozze di William, spetterebbe il compito di organizzare l’addio al celibato (Bachelor Party o Stag Party) del fratello. E invece no. Pare infatti che William abbia sollevato Harry dall’incarico, al fine di evitare bagordi troppo eccessivi, ed abbia scelto di festeggiare l’evento in una maniera “privata e più matura” con un weekend in campagna.

Il futuro sposo – e futuro re – in perfetta linea con il celebre adagio “niente sesso, siamo Inglesi” sceglie quindi una condotta morigerata. Si presume con grande rammarico del fratello minore, celebre protagonista di nottate folli, recentemente pizzicato dai paparazzi in un aspetto tutt’altro che regale all’uscita del Box Cafè Bar di Soho.

Nelle scorse settimane erano state ventilate varie ipotesi sull’addio al celibato del Principe William. Si vociferava che Harry stesse organizzando uno spettacolo lesbo-burlesque per il fratello, o ancora che William avrebbe festeggiato in Sud Africa. Si è parlato anche della presenza di Snoop Dogg al party (voce che è sembrata da subito una trovata pubblicitaria) e il night club Public, di proprietà di Guy Pelly, intimo amico di William, era stato più volte segnalato come sede predesignata dell’evento.

Ma la scelta del Principe William ha messo a tacere tutte queste voci. Niente Night club, niente Sud Africa, niente Burlesque. Solo un weekend in campagna.
Vero è che anche noi, come Kate, non sapremo mai cosa accadrà realmente in quella ‘tranquilla’ occasione.

A detta di molti, dietro la condotta ‘matura’ e responsabile del principe William, c’è anche il ricordo, non troppo lontano, delle polemiche sollevate dall’opinione pubblica due anni fa, quando William e Harry raggiunsero l’isola di Wight a bordo di un elicottero militare – con conseguente utilizzo di carburante pagato dai contribuenti – per partecipare ai due giorni di addio al celibato del cugino Peter Phillips (figlio della Principessa Anna).

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lunedì 14 febbraio 2011

Harry, the Best Man


Nel giorno di San Valentino, l’ufficio stampa di Clarence House ha divulgato una nota ufficiale relativa al matrimonio del Principe William con Catherine Middleton. Il comunicato contiene i nomi dei testimoni di nozze e l’elenco delle damigelle e dei paggi. 

Come ci si aspettava da tempo sarà quindi il principe Harry a fare da testimone a William. È da notare che il comunicato stampa indica Harry come “Best Man”, rompendo l’etichetta di palazzo, che nel caso di matrimoni regali prevede l’utilizzo del termine “Supporter” a significare il testimone di nozze dello sposo. È questa l’ennesima conferma della volontà degli sposi di mantenere – nei limiti del possibile – un “low profile” per le nozze.

Damigella d’Onore sarà invece Pippa Middleton, sorella minore di Kate.

Ci saranno poi paggetti e damigelle in abbondanza. 
Eccone l’elenco completo:
  • Lady Louise Windsor (7 anni, cuginetta di William, figlia del principe Edward; nona nella linea di successione al Trono del Regno Unito)
  • Margarita Armstrong-Jones (8 anni, pronipote della Regina Elisabetta e della defunta principessa Margaret; sedicesima nella linea di successione al Trono del Regno Unito)
  • Grace van Cutsem (3 anni, figlia di Rose Astor e Hugh Van Cutsem, intimi amici di William; il Principe ne è stato il padrino di battesimo)
  • Eliza Lopes (3 anni, nipote di Camilla)
  • William (Billy) Lowther-Pinkerton (10 anni, figlio di Jamie Lowther-Pinkerton, segretario personale dei Principi William e Harry)
  • Tom Pettifer (8 anni, figlio di Tiggy Pettifer, tata di William e Harry; il Principe ne è stato il padrino di battesimo)

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domenica 13 febbraio 2011

William e Kate, principi di Happyland!


Il marchio britannico di giochi per l’infanzia ELC (Early Learning Centre) non si è lasciato sfuggire l’occasione di sfruttare l’attenzione mediatica puntata sulle nozze del Principe William, ed ha lanciato sul mercato – in edizione limitata – un set di personaggi della linea “Happyland” dedicato al matrimonio di William e Kate.
Il kit si compone dei seguenti personaggi: il Principe William (con divisa dai Blues and Royals), Kate in abito da sposa, la Regina, il Principe Filippo, una guardia reale a cavallo e una a piedi. Completano il set la carrozza trainata da un cavallo bianco e uno degli inseparabili corgi della Regina.

Non è la prima volta che la ELC produce edizioni limitate in occasione di importanti eventi legati alla famiglia reale: già nel 2002 venne prodotto uno speciale set in occasione del Golden Jubilee della Regina. La confezione contava in tutto sei personaggi: la Regina, il Principe Filippo, il Principe Carlo, una delle guardie di Buckingham Palace, uno dei Beefeater della Torre di Londra e uno dei corgi della Sovrana.


Ben quattro dei personaggi del vecchio set (Sovrana e Consorte, guardia di Buckingham Palace e corgi) tornano pressoché invariati nella nuova confezione realizzata per il matrimonio di William e Kate. Per ovvie ragioni di risparmio: inutile e dispendioso creare nuovi modelli per personaggi già esistenti.
Questa attenzione al risparmio ha però generato un errore: se la presenza di una corona sul capo della Regina aveva ragion d’essere nel set creato per celebrare il Giubileo della sua incoronazione, essa appare assolutamente ingiustificata nel set del matrimonio. È infatti praticamente certo che la sovrana presenzierà alle nozze non con la corona – indossata solo per le più importanti occasioni di stato – ma sfoggiando uno dei suoi ineffabili cappelli. E come galateo vorrebbe, di sicuro Elisabetta non sarà in abito bianco.


Il Royal Wedding Set della linea Happyland è acquistabile sul sito dell'Early Learning Center.

William e Kate in versione punk sui muri di South Bank


Su uno dei muri di South Bank, la Mecca dei graffitari londinesi, è comparso un ritratto di William e Kate in versione punk. A realizzarlo è stato Rich Simmons. Come nel caso dell’opera di Zoobs, anche questa nuova epifania della coppia principesca guarda al modello dei Sex Pistols: William e Kate appaiono qui come emuli di Sid Vicious, bassista della band, e della sua compagna Nancy Spungen.
In realtà il riferimento non è diretto: il modello iconografico più vicino è infatti l’immagine degli attori Gary Oldman e Chloe Webb, interpreti dei ruoli del musicista e della groupie nel film "Sid & Nancy" (1986). Rich Simmons ha sostituito ai volti dei due attori i visi di William e Kate (quello del principe è tratto da una degli scatti eseguiti durante l’annuncio alla stampa del fidanzamento, mentre quello della sua futura sposa è ricavato dal ritratto fotografico della coppia realizzato da Mario Testino).

Modelli a confronto: Chloe Webb e Gary Oldman nel film "Sid & Nancy" (1986) - il murale di South Bank - un dettaglio da uno dei due ritratti fotografici di William e Kate realizzati da Mario Testino - un’immagine del Principe durante l’annuncio ufficiale del fidanzamento.

Poco sforzo creativo, insomma, ad eccezione delle 50 ore necessarie per la realizzazione degli stancil utilizzati per eseguire il murale.
Divertente invece il gioco di parole presente nell’opera: al di sopra dei due promessi sposi campeggia la scritta “FUTURE ***KING”, e basta sostituire agli asterischi le lettere ‘F’, ‘U’ e ‘C’ per comprendere il sottotesto.
L’altra scritta presente nell’opera, ripetuta anche in forma di acronimo, è “ART IS THE CURE”, ovvero “l’Arte è la cura”.
Questo motto fa nascere una domanda: dopo la copertina della rivista Tatler che ritrae Kate Middleton in stile Andy Warhol, dopo l’opera di Zoobs che occhieggia a Jamie Reid e dopo questo murale, quanto ancora si dovrà attendere perché qualche artista realizzi un ritratto della coppia senza ispirarsi a un passato tanto recente da essere scambiato per contemporaneità?


Dopo tanti omaggi pittorici spontanei, sarà anche interessante vedere quali artisti verranno interpellati in futuro per realizzare in pittura o scultura le effigi ufficiali degli sposi.
Di certo Kate Middleton, con la sua laurea in storia dell’arte, sarà una committente attenta ed esigente.

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sabato 12 febbraio 2011

William: principe in rosso?

Un dettaglio della divisa delle Irish Guards


È stata rilasciata ieri la notizia che il Principe William è stato nominato Colonnello Onorario delle Irish Guards. È questa per William la prima nomina onoraria all’interno dell’esercito, e il principe è il primo membro della famiglia reale a entrare in questo reggimento.
La nomina, arrivata due mesi e mezzo prima del giorno delle nozze e a pochi giorni di distanza dalla notizia che William si sposerà in uniforme, aggiunge nuovo elemento nel campo delle ipotesi sull’abbigliamento del principe nel giorno del matrimonio. Oltre alle divise della RAF, della Marina e dei Blues and Royals, quindi, è quindi in gioco anche quella delle Irish Guards.
L’uniforme – caratterizzata da una giacca rosso vivo e pantaloni neri con striscia rossa – ha un aspetto sontuoso che ben si coniugherebbe con l’occasione del principesco sponsale. Inoltre è stato evidenziato dalla stampa britannica che questa scelta compiacerebbe non poco le telecamere puntate sull’evento, essendo il rosso un colore che felicemente incontra le necessità tecniche delle riprese.  

Il badge delle Irish Guards caratterizza anche l'Ordine di San Patrizio. Al momento tale ordine cavalleresco non ha nessun membro vivente, eccezion fatta per la Regina, che è Sovrano dell'Ordine. Ci si chiede se il Principe William sarà insignito anche di questa onorificenza (tradizionalmente riservata ai sudditi irlandesi di Sua Maestà).

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venerdì 11 febbraio 2011

William: lo sposo con la giarrettiera (...e “si vergogni chi ne pensa male”)


Sebbene il riserbo sull’abito nuziale di Kate Middleton sia ancora strettissimo, di una cosa si può essere sicuri: alle principesche nozze del Principe William ci sarà la giarrettiera. E sarà bene in vista.
Niente paura: non sono in programma spacchi vertiginosi per l’abito Kate. La giarrettiera in questione la indosserà infatti il principe William, appuntata sul petto dell'uniforme. Si tratterà, per la precisione, della stella dell’Ordine della Giarrettiera, insegna del più antico ordine cavalleresco del Regno d’Inghilterra. Tale Ordine fu fondato dal re Edoardo III, presumibilmente nel 1349. Leggenda vuole che il nome dell’Ordine derivi da un curioso aneddoto: durante un ballo a corte, una non meglio specificata Contessa di Salisbury (verosimilmente la favorita del re, in seguito sua moglie Giovanna del Kent), perse una giarrettiera. Re Edoardo si chinò quindi per raccoglierla e si offrì di aiutare la sua ospite a indossarla nuovamente. Uditi i commenti e le risatine maliziose dei cortigiani, il Re si alzò e disse loro in francese (allora lingua ufficiale di corte): «Honi soit qui mal y pense!» (“si vergogni chi ne pensa male!”). La frase divenne poi il motto dell'Ordine.
Fra gli ordini cavallereschi del Regno Unito, quello della Giarrettiera è il più antico ed elevato. Il Principe William ne è stato insignito il 16 giugno 2008, quando è diventato il millesimo cavaliere dell’Ordine dal momento della sua fondazione. 


Nel giorno della nozze, quindi, la Stella della Giarrettiera, appuntata sul petto del Principe,  rappresenterà un omaggio alla storia del Regno Unito. Ma sarà anche un ricordo personale: la cerimonia dell’investitura di William è stata infatti la prima occasione ufficiale che ha visto Kate apparire in pubblico insieme alla Famiglia Reale.

16 giugno 2008 - Kate Middleton, il Principe Harry e la Duchessa di Cornovaglia, assistono alla parata dei Cavalieri della Giarrettiera (Harry finge di fare lo sgambetto al fratello William)


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giovedì 10 febbraio 2011

God Save the Future Queen!

Dopo la copertina in stile Andy Warhol, dedicata a Kate Middleton dalla rivista Britannica Tatler, ecco arrivare un nuovo ritratto “pop” della fidanzata del Principe William.
A realizzarlo è stato l’artista britannico Zoobs, di origine pachistana. L’opera si intitola “God Save the Future Queen”, con ovvio riferimento alla celebre copertina del singolo “God Save the Queen” dei Sex Pistols, realizzata da Jamie Reid nel 1977.



Eliminato l’aspetto irriverente e iconoclasta del modello, l’opera di Zoobs rivela un valore di certo benaugurate: l’artista ha infatti dichiarato di aver voluto rappresentare Kate con un aspetto “glamour” e di aver voluto vedere in lei un’immagine della regalità, “poiché un giorno lei sarà la Regina d’Inghilterra”.
In realtà anche il singolo dei Sex Pistols – lanciato in occasione dei 25 anni di regno (Silver Jubilee) della Regina Elisabetta – ha rivelato nel tempo un forte potere apotropaico: nonostante il testo della canzone reciti più volte “there’s no future” (“non c’è futuro”), la Sovrana sta per celebrare il suo Diamond Jubilee (60 anni di regno), dimostrando che per la Monarchia Britannica di futuro ce ne è stato. E ancora ce ne sarà.
E a sottolineare questa fiducia nei tempi a venire, la parola “future” compare ben in evidenza nell’opera di Zoobs, che celebra Kate come “Futura Regina” (in barba a Camilla, che pare avrà solo il titolo di “Principessa Consorte”).
Oltre alla scritta “God Save the Future Queen”, su questo ritratto di Kate Middleton compare anche la dicitura “The Next Pistol”: da una parte omaggio ai Sex Pistols, dall’altra un gioco di parole. Come spiega l’autore dell’opera, infatti, la parola “pistol”, nel gergo comune, significa “bella donna”.

La corona stilizzata che compare sul capo di Kate è ispirata al Diadema di Stato di Giorgio IV, uno dei Queen’s Jewels. Il Diadema, realizzato nel 1820, contiene 1333 diamanti e 169 perle. Le quattro croci del Diadema sono alternate ad altrettanti mazzetti di rose, cardi e trifogli, rispettivamente simboli dell’Inghilterra, della Scozia e dell’Irlanda.

Il quadro “God Save the Future Queen” è già stato venduto per 20.000 sterline. Il ricavato della vendita è stato devoluto in beneficenza. 


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William: sposo ufficiale o gentiluomo?


Il dubbio è stato sciolto qualche giorno fa: un portavoce di Clarence House ha infatti reso noto che il Principe William si sposerà indossando l’uniforme, come già fecero il principe Carlo (padre di William), il principe Andrea (zio di William) e il principe Filippo (nonno di William). L’alternativa – ormai scartata – sarebbe stata quella di un Principe in tight (cosa che avvenne per il principe Edward, altro zio di William).
Il comunicato pervenuto da Palazzo ha però dissipato – quasi – ogni dubbio: è  ufficiale, uniforme.
Ma quale? La scelta potrebbe ricadere su ciascuna delle tre divise delle forze armate nelle quali il Principe ha prestato servizio. Potremmo quindi vederlo indossare l’uniforme della Royal Air Force (presso cui sta prestando attualmente servizio), quella della Royal Navy o ancora la divisa della Household Cavalry Blues and Royals. La divisa – qualunque sia quella scelta – sarà realizzata da Gieves & Hawkes – London.






Se l’uniforme rappresenta ancora un’incognita, sono invece certe le onorificenze che saranno appuntate sul petto di William: la stella dell’Ordine della Giarrettiera e la Medaglia del Golden Jubilee della Regina Elisabetta, coniata nel 2002 per celebrare i cinquant’anni di Regno della Sovrana.

Queste stesse onorificenze compaiono anche nel doppio ritratto dei Principi William e Harry realizzato da Nicky Philipps. Il dipinto, eseguito nel 2009 (ed esposto alla National Portait Gallery di Londra dal gennaio 2010) mostra entrambi i fratelli con la divisa dei Blue and Royals ed è il primo ritratto ufficiale dei Principi realizzato in pittura. 


La tela è stata particolarmente apprezzata dalla critica per il modo in cui l’artista ha saputo rappresentare l’affetto che lega i due fratelli. Il quadro sottolinea inoltre il costante – e riuscito – tentativo dei principi di coniugare l’appartenenza a una casa regnate con la loro natura di giovani uomini (il profilo del naso di Harry, ad esempio, presenta una gobba, a ricordo di una frattura che il Principe si procurò durante una partita di rugby).



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giovedì 3 febbraio 2011

William e Kate dalla A alla Z




Anglesey – l’isola nel nord del Galles dove William e Kate andranno a vivere dopo le nozze.

Buckingham Palace – il palazzo reale dove la Regina Elisabetta offrirà il banchetto subito dopo le nozze.

Carrozza – il mezzo di trasporto sul quale William e Kate saliranno dopo la cerimonia. La sposa, tuttavia raggiungerà Westminster Abbey in auto.

Duca e Duchessa i titoli nobiliari che potrebbero essere concessi dalla Regina a William e Kate in occasione del matrimonio.

Elton John – il cantante ha messo a tacere le voci secondo le quali sarebbe stato ingaggiato per esibirsi al ricevimento nuziale di William e Kate: “'I'm not playing at the wedding. I haven't been asked and I don't expect to be asked”.

Fedi nuziali – con ogni probabilità saranno realizzate in oro del Galles, secondo una tradizione introdotta a Casa Windsor dalla Regina Madre.

Goring Hotel – il lussuoso albergo a cinque stelle nei pressi di Buckingham Palace dove Kate Middleton trascorrerà la sua ultima notte da nubile.

Harry – fratello minore del Principe William, indicato come suo probabile testimone (“supporter”) di nozze. L'altro testimone di William potrebbe essere Peter Phillips, figlio della Principessa Anna e quindi cugino di William e Harry. Peter è stato il primo fra i nipoti della Regina Elisabetta a convolare a nozze, il 17 maggio 2008.

Issa London – il marchio del vestito blu indossato da Kate Middelton durante l’annuncio ufficiale del fidanzamento.

Lover’s Knot Tiara – o “Tiara dei nodi d’amore”, uno dei diademi che, a detta della stampa inglese, potrebbero essere offerti a Kate come dono di nozze dalla Regina Elisabetta.

Mall, the – il grande viale, lungo quasi un chilometro, che conduce a Buckingham Palace. Verrà attraversato dagli sposi dopo la cerimonia, permettendo alla folla festante di salutare la coppia principesca.

Nuova Zelanda – il primo, fra i regni del Commonwealth a fare un dono a William e Kate: una borsa di studio presso la New Zealand University per il primo figlio nato alla coppia.

Oldfield, Bruce – secondo le indiscrezioni della stampa inglese, lo stilista a cui sarebbe stato affidato l’incarico di realizzare l’abito nuziale di Kate.

Party Pieces – la compagnia di e-commerce di proprietà di Michael e Carole Middleton, dove la promessa sposa del Principe William ha lavorato fino a tre mesi dalle nozze.

Quinto – la cifra che seguirà il nome di William alla sua ascesa al trono (qualora il principe non decida di assumere un nuovo nome).

Royal Knight of the Garter – “Cavaliere reale dell’Ordine della Giarrettiera” onorificenza concessa al Principe William dalla Regina Elisabetta il 23 aprile 2008. La cerimonia di investitura è stata la prima occasione ufficiale che ha visto Kate comparire all’interno dell’entourage regale.

St. Andrews – Piccola cittadina scozzese dove William e Kate si sono conosciuti quando entrambi erano studenti universitari.

Tatler – la rivista britannica che ha dedicato a Kate una copertina nello stile di Andy Warhol.

Uniforme – in qualità di ufficiale dell’esercito, è quasi certo che il principe William si sposerà indossando l’uniforme, come fecero il padre Carlo (alle prime nozze) e lo zio Andrea. In alternativa potrebbe indossare un tight come lo zio Edward e il padre Carlo (alle seconde nozze).

Visit Britain – L’ente nazionale del turismo nel Regno Unito, che propone uno speciale itinerario turistico nei luoghi legati al matrimonio del Principe William.

Zaffiro – la pietra a diciotto carati che, circondata da quattordici diamanti, compare sull’anello di fidanzamento donato da William a Kate.

 
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martedì 1 febbraio 2011

Kate, principessa senza stemma


Come ogni donna che entri a far parte di una famiglia nobile, anche miss Catherine Middleton sta per acquistare il diritto di inquartare il proprio blasone di famiglia con quello dello sposo. Ammesso che faccia in tempo a recuperane uno. L’impresa è tutt’altro che impossibile: quasi chiunque, scavando a ritroso nel proprio albero genealogico, può trovare almeno un antenato cavaliere. Si tratta ovviamente di una ricerca non sempre facile. Ma niente paura: nell’efficiente Regno Unito esiste un’apposita istituzione – fondata nel 1484 – preposta a questo ufficio: il College of Arms. E qualora la ricerca si rivelasse inefficace, il College può facilmente creare un blasone ex-novo. Basta, ovviamente, pagare. Per la precisione 3.675 sterline. E – incredibilmente – pagano in molti. Ad esempio, fra i più noti personaggi che si sono rivolti al College of Arms, figurano anche David Beckham e la ex Spice Girl Victoria Adams.

Il matrimonio di William e Kate non è il primo che vede l’ingresso di una commoner nella famiglia reale britannica. Il problema dell’assenza del blasone della famiglia della sposa si è quindi già presentato in passato ed è stato abilmente aggirato a priori dalle famiglie delle pronube: tanto il padre di Sarah Ferguson quanto quello di Sophie Rhys-Jones hanno infatti mandato le figlie all’altare dopo averle appositamente corredate di armi da inquartare a quelle dei Principi Andrea e Edward. Il problema non si è posto per Lady Diana Spencer, che in virtù dei sui nobili natali, è convolata a nozze blasonata già dalla nascita. Camilla, invece, sposata a Carlo solo con rito civile, non si è fatta problemi a riguardo. A risolvere l’imbarazzante situazione del blasone a metà e stata – seppur tardivamente – la Regina Elisabetta, che in occasione del 58mo compleanno della nuora le ha concesso uno stemma nuovo di zecca (già inquartato con quello del Principe Carlo).


Stemma di Sarah Ferguson, duchessa di York (prima del divorzio dal Principe Andrea)

Stemma di Sophie Rhys-Jones, contessa di Wessex

Stemma di Lady Diana Spencer, Principessa di Galles (prima del divorzio dal Principe Carlo)



Stemma di Camilla Shand Parker Bowles, Duchessa di Cornovaglia



Senz’ombra di dubbio anche Kate riceverà un blasone, ma il tempo marcia contro la futura principessa: per ottenere uno stemma di famiglia occorrono in genere almeno otto mesi. E pochi giorni fa Clive Cheesman – Officer del College of Arms – ha dichiarato che nessuna richiesta di apertura della pratica è giunta dalla famiglia Middleton. Forse troppo preso dai preparativi del matrimonio – o forse speranzoso di sottrarsi alla spesa grazie a un futuro intervento della prossima consuocera – Michael Middleton non si è curato della cosa (spetta infatti al capofamiglia presentare la richiesta ufficiale). Il College of Arms si è detto disponibile a sveltire i tempi e a ridurre l’attesa a sole due settimane, ma un portavoce della Corte Reale ha dichiarato che l’iter burocratico verrà avviato solo dopo le nozze. 
A questo punto – si suppone – la spesa non sarà più a carico dei Middleton, che allegramente salveranno così capre e cavoli: il blasone conferito a Kate sarà infatti utilizzabile anche da tutti gli altri membri della famiglia. Senza spendere una sterlina. 

ULTIMO AGGIORNAMENTO: A dieci giorni dalle nozze lo stemma è arrivato. Scopri com'è fatto nel post del 21 aprile 2011.

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